RESISTENZA UMANA IN AMAZON: GIORNO 1

Primo giorno di lavoro:

Il primo pensiero, dopo un turno di lavoro è stato: Consuma, produci, crepa.

Non so se c’è differenza tra il capitalismo degli anni 20 del secolo scorso dove il padrone creava case, scuole, e ospedali per gli operai di sua proprietà e Amazon adesso. In amazon non esistono i lavoratori, ci sono dipendenti-consumatori. Il welfare aziendale è fatto in modo tale che chi ci lavora creda di essere nel miglior posto possibile, tutto è misurato affinché tu abbia la sensazione di essere senza pensieri. Un dipendente è deresponsabilizzato dalla sua dimensione sociale. Prestare servizio in Amazon significa accettare la distruzione di un tessuto sociale e di ecosistemi naturali con il solo scopo di produrre plusvalore. Le scatole di cartone passano sui rulli, contengono oggetti inutili per chi li compra. Nella società, nella visione proposta in quest’ecosistema non si è liberi di scegliere o non scegliere, loro decidono cosa di cui tu hai bisogno. Amazon è la luce del capitalismo. Il dipendente modello lavora per loro, fa la spesa con la loro applicazione, partecipa alla loro vita sociale, guarda i film in prime video, ascolta musica in amazon music, leggi i libri in un kindle.

Mi bastarebbe essere un granello di sabbia in quest’ingranaggio distruttivo della contemporaneità.

…e che la mia resistenza umana abbia inizio