morale della favola?

Nessuna!  Non c’è.

Mi accartoccio e mi sento uno straccio.

Aspetto. Confermo l’appuntamento dalla strizza. Le dirò che non sono poi così cambiato.

Non so, si paga sempre per qualcosa, anche per volersi bene. Ho il morale sotto le scarpe.

I ragazzi litigano perché non si limitano a giocare. Uno scorreggia in faccia all’ altro. È allora mi capita di sentire dar dello zingaro ad un rom da un rumeno. Tutto bene, interviene il tunisino e se non bastasse il marocchino.

Le fanno loro le distinzioni. Meglio sentirsi uniti nella diversità che assimilarsi e reprimere.

Ora dormono, o quasi. Forse anche io.